Che cosa ha reso tanto fortunate le “grandi aziende”, quelle che chiunque sarebbe in grado di ricordare spontaneamente? E cosa ha reso tanto conosciuti e apprezzati i loro brand? Sicuramente l’idea di business, il modello di business o il format giusto, il prodotto giusto, o semplicemente il momento giusto nel posto giusto, oppure un pizzico di fortuna, e poi ancora, sicuramente, le qualità di chi ha “intrapreso”.
Partendo dal presupposto che nulla accade per caso e che ogni successo è il risultato del lavoro e dell’immaginazione di una più o meno grande intelligenza, ti pongo un’altra domanda: Cosa ha permesso a queste “grandi aziende” (quand’erano ancora piccole aziende) di far conoscere al proprio potenziale pubblico prodotti, valori ed idee? Lo strumento che permette (agli uomini di marketing) di comunicare con il proprio pubblico (o i propri clienti) è la pubblicità.
Tra le frasi che ho sentito pronunciare di più, ricordo “la pubblicità è l’anima del commercio” e “la metà del denaro che spendo in pubblicità è sprecato, e il guaio è che non so quale metà sia (frase attribuita a diverse personalità del mondo degli affari)“. Oggi, è possibile conoscere quale metà sia, ma questo non è l’articolo giusto per intraprendere questo soggetto.
La pubblicità risale, in qualche modo, alla notte dei tempi, ma io farò riferimento a quella moderna, allo strumento tanto utilizzato dagli uomini di marketing: la pubblicità di Rosser Reeves e David Ogilvy. Rosser Reeves è colui che ha inventato lo spot di trenta secondi, la USP (la proposizione unica di vendita) e il mostrare problema e soluzione, mentre David Ogilvy è il visionario che ha teorizzato per primo il “vendere oggi per creare la marca di domani”. Due persone intelligenti le quali aziende hanno avuto successo!
Vediamo subito quali sono le sette vie della comunicazione pubblicitaria che hanno decretato il successo di queste aziende e perché, invece, alcune pubblicità non faranno mai la fortuna delle loro aziende. La pubblicità è uno strumento del marketing; la “grande pubblicità” presuppone (oltre una “grande agenzia”) un “grande marketing”.
Importante: La comunicazione è spesso l’unico strumento al servizio del posizionamento strategico di un prodotto.
- La soluzione di un problema
- La pubblicità comparativa
- La dimostrazione
- Lo slice of life
- L’endorsement
- Il surrealismo
- L’entertainment
Ognuna di queste vie merita un articolo a parte per almeno due ragioni:
- L’articolo diverrebbe troppo lungo scoraggiando un eventuale approfondimento;
- Credo sia meglio differenziare le eventuali conversazioni.
In ogni modo, ci sarebbe molto da scrivere sulla comunicazione pubblicitaria, sulla sua struttura, sulle sue tecniche, sul suo linguaggio, sui mezzi, etc., ma in questa “sede” voglio solo offrire solo una breve presentazione delle eventuali strade percorribili.