Mentre migliaia di aziende italiane attanagliate dai problemi finanziari ricorrono alla cassa integrazione o finiscono in bancarotta, da qualche parte nel mondo un ragazzino è in grado di creare un business multimilionario senza investire del capitale. Sua unica risorsa: la rete.
Che i ragazzi siano i principali utenti di Internet lo conferma un’indagine sulla conoscenza e l’utilizzo della Rete, condotta dalla società Pragma, nell’ambito della campagna di comunicazione del Registro .it.
Ricordi Larry Page e Mark Zuckerberg che poco più che maggiorenni crearono Google e Facebook? E Jack Dorsey, l’inventore di Twitter?
Qual è l’idea più brillante mai sviluppata su Internet?
A scoprirla ci proveranno un milione e mezzo di ragazzi italiani con il sostegno del Registro .it gestito dall’Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa (Iit-Cnr). Il fine? Indagare le potenzialità della Rete e trarne spunti per un utilizzo evoluto e consapevole. I progetti più validi saranno promossi e finanziati (fonte Corriere.it, Nic.it).
La rete ha radicalmente cambiato il nostro stile di vita, il modo di fare business e l’approccio al consumo.
Perché di punto in bianco Internet è così importante?
Anni 80, è l’era del Glocal: “think global, act local”. Sony corporation ed altre multinazionali utilizzano un nuovo slogan per le loro campagne di marketing e branding (ma del glocal si parla già nel 1915).
Nel 1995, in “La strada che porta a domani” (Bill Gates, Nathan Myhrvold and Peter Rinearson) si sono valutate le implicazioni imputabili alla rivoluzione digitale e si sono discussi i profondi mutamenti dovuti alla liberalizzazione e globalizzazione dell’informazione. Nel 1999 Bill Gates pubblica un libro dal titolo “Business alla velocità del pensiero” nel quale introduce la tesi secondo la quale business e tecnologia sono integrate e dimostra come le infrastrutture digitali possono aiutare sul piano della competizione. Bill Gates asserisce che il cyberspazio e l’industria non possono più essere entità separate e non integrate e che il modo fare business deve cambiare per sopravvivere.
Siamo tutti connessi in rete
Google, pochi giorni fa ha annunciato nel suo blog pubblico di essere al lavoro sulla sperimentazione di una super rete in fibra ottica da un giga al secondo, che potrebbe stravolgere nei prossimi anni la struttura stessa di internet. A una velocità di trasmissione del genere, circa cento volte la banda larga attuale, il web potrebbe diventare un incastro di mondi virtuali, un vero e proprio ambiente percettivo tridimensionale vicino a quelli raccontati in pellicole di fantascienza come eXistenZ e Matrix, allineandosi ai mondi immaginati dai fratelli Wachowski e David Cronenberg (ilsole24ore.com).
Hai sentito parlare di The Secret? Hai guardato l’ultimo film James Cameron Avatar?
Per Antonio D’Elia “The secret è una porta verso la libertà individuale, è un percorso verso la possibilità di prendere decisioni per se stesso con la propria testa. Questa comprensione è possibile attraverso lo studio della realtà che ci offre la fisica quantistica, che ha reso evidenti diverse intuizioni delle filosofie orientali, tra cui la connessione di tutte le cose, una rete energetica che ricorda molto la rete di comunicazione di cui si parla nel film Avatar.”
Mark Buchanan, in Nexus (Oscar Saggi Mondadori, 2003) spiega in modo chiaro il funzionamento delle reti, della propagazione dei fenomeni (anche delle mode).
Ed il consumatore della società digitale?
Rifiuta la standardizzazione di massa, pretende prodotti sempre più personalizzati ed il dialogo diretto, one to one; la qualità del prodotto è ormai solo un pre-requisito fondamentale. Il consumatore conosce le prassi della manipolazione da parte dei media e conosce anche i limiti di un sistema basato sui mass media. Così rifiuta le aziende che propongono lo stesso modello anti-democratico. Il consumatore è consapevole, quindi, s’informa, chiama in azienda, effettua comparazioni, indaga presso altri consumatori, acquista e parla del prodotto. Tutto il processo è immediato, trasparente ed il sistema accessibile, ma soprattutto rende il consumatore consapevole e responsabile.
L’idea alla base della società digitale è l’essere connessi attraverso la rete per essere una grande ed unica intelligenza (di forza maggiore della somma delle singole intelligenze).
I “Nativi Digitali” sono in grado di comprendere la società digitale e sono in grado di concepire business di successo.
Requisiti essenziali di ogni professione moderna, infatti, sono l’intelligenza sociale ed il continuo aggiornamento e l’apprendimento non avviene, purtroppo, per educazione formale.